venerdì 31 ottobre 2014

La Lista



A questo post è da un pochino che penso: da quando ho letto questo della Clarina. E, per essere più precisi, da quando ho sbirciato ai commenti che sono seguiti.

In poche parole, parliamo di liste.

mondeautochtone.blogspot.sg
Io ho un doppio istinto verso le liste: da una parte le rigetto.
Prendi le liste tipo: i cento libri che devi leggere prima di morire. Un bravo lettore incuriosito osserva la lista con mille aspettative, segue i titoli con fiduciosa creduloneria (mi daranno delle letture mozzafiato, non come le mille ciofeche che trovo sui primi scaffali delle librerie) e, nel miglior caso, ne riconosci la metà, ne hai letti la metà della metà della metà e ti dici che, tutto sommato, avresti anche potuto fare a meno di leggerli, perché così fondamentali, per te, non lo sono stati.

Oppure: le dieci cose che devi sapere per diventare un buon lettore/scrittore/narratore, eccetera eccetera. Leggi i punti con attenzione e scopri che sono sempre i soliti luoghi comuni.

Nonostante questo, capita che in determinati momenti della mia esistenza io senta il bisogno di aggrapparmi alle liste, specialmente quelle che iniziano con i numeretti belli chiari seguiti da un trattino o puntino e che continuano fino ad un massimo di... diciamo dieci. Non meno di cinque, non oltre i dieci. Sì, liste essenziali e ordinate, perché la lista, almeno per me, è l'occasione di gettare via gli abiti chiusi ad ammuffire nell'armadio e cominciare a fare le valigie per il prossimo viaggio. E siccome io viaggio sempre con valigie leggere, anche i miei punti lo devono essere.

Questo non vuol dire che poi non mi piaccia andare a leggere le didascalie tra i punti. Mi piace, anzi, capire da dove prende forza l'indispensabilità dei vari numeretti.

Questa la premessa. E, se due più due fa quattro, ormai si è capito cosa seguirà.

Ma UNA LISTA, naturalmente!

Eggià, anch'io frego la solita vecchia idea che probabilmente gira per il mondo da... beh, almeno tanto tempo quanto le catene di sant'Antonio; e, per fare le cose fatte in grande, non mi limito a riportare il numeretto e il titolo del libro, ma ci faccio una piccola rubrica, tipo quella delle Reading in Progress.
Cosa ci troverete dentro? Dai, non facciamo gli ingenui: le opere che mi hanno segnata. Le impressioni o le spinte che mi hanno dato allora, quando per la prima volta le ho incontrate, ma anche le considerazioni che adesso, a distanza di anni e dopo attenta rilettura, mi scatenano.

Prima di iniziare, però, qualche avvertenza:
  • promessa solenne: nessuno dei titoli che comparirà in questo spazietto sarà uno show-off. Niente cose del tipo: "Modestia a parte, all'età di 12 anni ho letto Delitto e castigo e l'ho trovato grandioso". Banditi, quindi, tutti quei testi che un lettore di buon gusto DEVE leggere in favore di quelli che sono stati realmente illuminanti, anche per vie traverse. I miei non sono stati tanti, vi avverto, e non sono nemmeno illustri. Ma, del resto, non tutti i lettori sono capaci di essere folgorati dalla grande letteratura...
  • Visto che siamo capitati in pieno Halloween, il primo romanzo della lista avrà un sentore in tema. Non è il primo in ordine cronologico ad essere stato letto e va da sé che neanche i prossimi rispetteranno una consecutio temporum sensata.Tutto avverrà sull'impulso del momento.
E... ehm... beh, mi sembra tutto. Un po' misera come prima lista, vero?
Ma non ci abbattiamo subito, vediamo come procederà quella vera e propria.



2 commenti:

  1. Non ci ho quasi caito niente, ma aspetto questa lista. Chissà che non ne faccia poi anche io una mia :)

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    1. :D

      Quel quasi mi rassicura. ;)

      Mi tocca sbrigarmi, allora, a pubblicare il prossimo post. Anzi, i prossimi.

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