giovedì 7 novembre 2013

Il Castello di Montecristo



Vi ricordate che una delle cose che mi aveva incuriosito di Dumas padre era il suo Castello di Montecristo? Eccolo qui, la casina di campagna che si fece costruire appena guadagnate due lire, dopo il successo de Il Conte di Montecristo e soprattutto de I tre moschettieri.


Il castello di Montecristo. Foto da Wikipedia

Per sfuggire alla caotica vita parigina, Dumas si ritira in un angolino di campagna dove poter lavorare con più tranquillità. Non lontano dalla capitale, scopre un delizioso posticino: Port-Marly, Yvelines, sulla Senna. È qui che il suo castello deve sorgere.

Dumas non perde tempo. Dona il compito di realizzare la sua dimora a Hippolyte Durand che in quattro e quattr'otto la tira su secondo le indicazioni del proprietario stesso e il 25 luglio del 1847 si inaugura il castello di Montecristo con una gran festa.

Peccato che la permanenza di Dumas in questo angolo fiabesco duri poco. A causa dei debiti accumulati deve cedere il castello già nel 1849, anche se continuerà a starci fino al 1851, data in cui scappa in Belgio proprio a causa dei suoi creditori.

Naturalmente, il castello col tempo ha subìto la stessa sorte che subiscono le opere d'arte rimaste orfane: cadde in rovina. Solo alla fine del secolo scorso ci si è ricordati di lui e, subodorando il possibile affare, venne rimesso a lucido e aperto al pubblico, che naturalmente non disprezzò l'iniziativa.

Questa è in breve la sua storia.

E adesso la parte migliore!

Il Castello di Montecristo è in stile rinascimentale, con le facciate interamente scolpite in motivi di varia natura: floreali, geometrici, etc, etc.

Foto ripresa da Tripadvisor


Foto ripresa da Wikimedia
Sulle finestre del piano terra ci stanno a guardare i volti di scrittori drammatici di tutte le epoche e sulla porta principale eccolo lì, il padrone di casa ci attende.


In cima alla facciata vediamo lo stemma della famiglia Davy de la Pailletterie e il motto di Alexandre Dumas: J'aime qui m'aime (Amo chi mi ama).


Foto ripresa da Wikimedia

Le vedete le tre aquile con l'anello? Non potete capire quanto le ho cercate al tempo dello stacchetto araldico! :D

Foto ripresa da Wikimedia


Adesso che conosciamo l'ecletticità dal nostro scrittore, possiamo supporre che si accontentasse di un unico stile, nella sua dimora?
Ma certo che no!
Ecco il salone moresco che, oserei dire, fa molto atmosfera ma non c'entra nulla con l'esterno.



E qua sotto il capolavoro: il Castello d'If. Questo era stato concepito come lo studiolo dello scrittore, il rifugio in cui dedicarsi unicamente alle sue opere.


Foto ripresa da Wikimedia

Ancora Wikimedia
Puro stile neogotico.

Se ci fate caso, sulle pareti ci sono incastonate piccole lapidi con delle iscrizioni. Sono in tutto 88 e sono i nomi delle sue opere.





Il parco è curato in perfetto stile inglese, con grande varietà di vegetazione scelta proprio da Dumas, e di qua e di là sono state piazzate grotte, cascatelle e fontane.

Foto ripresa da Wikimedia

Sul blod I viaggi di Raffaella ci sono delle foto molto belle, oltre che ad alcune info di ordine pratico che vi saranno utili quando vi capiterà di passare per Parigi e farete un piccolo detour verso Port-Marly (beati voi! :D).

Certo, ripensandoci, stiamo organizzando proprio un bel tour: le catacombe di Parigi, il Castello di Montecristo...



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