Ella cammina nella bellezzaElla cammina avvolta di bellezza, come la notte
d’aria senza nubi e cieli stellati;
e quanto è di meglio nella luce e nell’oscurità
s’incontra nel suo aspetto e nei suoi occhi:
addolcito tanto da trasmutarsi in quello splendore soave
che il cielo nega al giorno.
Una sfumatura in più, un raggio in meno
avrebbero forse alterato quella grazia ineffabile
che ondeggia nella sua treccia corvina
o le rischiara dolcemente il volto;
dove i pensieri sereni e puri rivelano
quanto sia onesta e cara la dimora abituale.
Su quella guancia, e sopra la fronte così mite,
così tranquilla ed eloquente a un tempo
è il sorriso che avvince e il brillante incarnato
che narra di giorni spesi nel bene
di uno spirito in pace con tutte le terrene cose
e di un cuore il cui amore è innocente.
Questo è Lord Byron. Lui, Lord Byron, che sembra abbia composto questa poesiola per la sorellastra Augusta Leigh da cui ebbe una figlia e che fu l'unica donna per cui provò un affetto costante fino alla fine dei suoi giorni.
Evvabbè, non fate quella faccia, ve lo avevo detto che era un pochino particolare in fatto di innamoramenti. Ok, diciamo che era particolare in un bel po' di cose.
Speculazioni sulla sua natura e psicologia ne sono state fatte tante. Lo hanno catalogato come libertino, adultero, incestuoso, bisessuale quando non omosessuale, anoressico e bulimico, rivoluzionario indipendentista...
Mettiamoci anche che era zoppo, che sua madre era una pazza crudele che ha reso la sua infanzia un inferno, che aveva una parlantina affascinante ed era un padre modello...
Insomma, ce ne sarebbero di cose da scoprire su questo personaggio.
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Lord Byron, Henry Pierce Bone, 1837 |
La sola cosa che mi frena è che in tutta umiltà ammetto che a me la poesia non fa impazzire e men che meno la poesia romantica. Mettiamoci poi che questi poeti romantici inglesi riempiono le loro liriche di Thou e Thee e Alas, di descrizioni della natura piene zeppe di termini desueti e nomi di fiori ormai scomparsi dalla faccia della terra ed ecco che si spiega la mia avversione per la poesia byroniana.
Nonostante ciò, non precludo nessun passaggio segreto e non escludo di poterci tornar sopra, o caderci dentro, prima o poi. Chi lo sa?
Prima di chiudere, torno all'inizio con una bella capriola per spendere due parole sul video.

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