sabato 9 agosto 2014

Stacchetto pupettaro



Parlando di Orlando e Rolando e paladini della cristianità, non si può passare sotto silenzio la tradizione dei pupi siciliani. Tradizione dichiarata come facente parte dei Patrimoni Orali e Immateriali dell'Umanità nel 2008 dall'Unesco, credevo falsamente che risalisse ad epoche poco meno che medievali. Ed invece scopro che risale appena al XIX secolo.
Tra le mie false convinzioni c'era anche quella che fosse una specie di teatrino di strada che si rifacesse in modo vago alle gesta di Roland, salvo poi scoprire che le rappresentazioni avvengono in teatri veri e propri e che i pupari spesso rappresentavano brani di opere come l'Orlando furioso o La chanson de Roland, conosciuti da loro a memoria, sebbene non sapessero leggere. Pensavo anche ai pupi come una sorta di marionette alla pulcinella, forse un po' più curati e abbelliti, ma pur sempre rigidi e goffi. Ed invece...

Guardate un po':




Ecco qua, se vi capita di passare dalle parti di Siracusa, una tappa al teatro dei pupi si rende necessaria. Prima che questa ultima tradizione orale scompaia anche lei nel dimenticatoio dell'era tecnologica.


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