giovedì 11 settembre 2014

Stacchetto acquerellesco



Ne Red Dragon il pazzo seria killer si muove spinto dall'ossessione per questo:


The Great Red Dragon and the Woman Clothed in Sun di William Blake.
Eggià, William Blake non era solo un poeta, ma anche un pittore che tra il 1805 e il 1810 crea una serie di acquerelli, quattro in tutto, chiamati The Great Red Dragon Paintings.
Il tutto nasce da un lavoro commissionato dal mecenate Thomas Butts, che ha come soggetto l'illustrazione dei capitoli 12 e 13 del Libro dell'Apocalisse: 
[1]Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. [2]Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. [3]Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; [4]la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. [5]Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. [6]La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
Come accennato, gli acquerelli sono quattro: The Great Red Dragon and the Woman Clothed in Sun, quello che vedete sopra, The Great Red Dragon and the Woman Clothed with the Sun, che vedete qui sotto,



The Great Red Dragon and the Beast from the Sea:


e The Number of the Beast is 666:




Blake era un poeta visionario, apocalittico, romantico e cosette simili. Questo suo essere poeta, e per di più romantico, lo condannerebbe all'esclusione dalla lista delle nostre letture, ma chi lo sa? Anche Coleridge doveva essere bandito da questo luogo, eppure...
Mai dire mai.



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