martedì 10 aprile 2018

Trasformazioni

Sky and Water I, M.C. Escher, 1938

È passato davvero tanto tanto tempo dall'ultima volta che ho messo mano a questo blog. Anni.

Nel mentre sono capitate molte cose.

La principale: ho iniziato a scrivere.
Come si sente spesso dire in giro, una passione coltivata segretamente per anni, dall'infanzia, eccetera, eccetera...
Detto tra noi, questo non lo considero affatto un punto a mio favore, visto che diffido ferocemente degli scrittori che iniziano a imbrattare quaderni fin dai tempi della culla.

Anche l'essere donna e parlare prettamente di uomini e di guerre e di barbari non depone esattamente a mio favore, ma che ci volete fare: uno scrive ciò che vorrebbe leggere. E, almeno per il momento, a me interessa quel genere lì, lo storico antico, per lo più dimenticato, possibilmente non proprio mitico, ma nemmeno troppo realistico. I frutti, pochi per ora, li trovate descritti con cura nella pagina Cosa scrivo e, in forma più succinta, al fianco, nella colonna di sinistra.

Ad un certo punto di questo lungo periodo di silenzio ho anche deciso di non starmene più zitta e ho aperto un blog da un'altra parte.
Anche quell'esperienza si è esaurita in fretta. È difficile produrre post di buon valore a scadenza tanto frequente da non essere dimenticati, soprattutto se uno degli obiettivi principali della scrivente è dare il giusto tempo alle cose importanti: la scrittura, prima di tutto. Ma anche i compiti delle pargole, i giochi al parco, la casa... insomma, la vita monotona di una mamma a tempo pieno.

E così, ad un tratto, ci si decide a ritornare sui propri passi e a dirsi che, sotto sotto, non sarebbe un'idea tanto becera riassumere tutto in un unico blog, arricchirlo, magari usarlo per tener traccia di un po' di cose, ma senza ansie da prestazioni.
Nel tentativo di non arenarsi ancor prima di ricominciare, si potrebbe ripartire proprio da qui, da questo angoletto di letture a cui mi sento ancora molto legata.

Alcuni buoni blogger, e anche buoni amici, dicono che prima di trovare la formula giusta per un blog riuscito bisogna sperimentare, aggiustare il tiro, perderci anche un po' di tempo.
Io, allora, ho deciso di provarci, di riprendere quello che di buono c'era nella botola segreta e aggiustare il famoso tiro.
Prima di tutto proviamo a cambiare qualcosa nella grafica. Non troppo, giusto il necessario. E poi, probabilmente, anche nel tenore delle chiacchierate.

Poi bisognerà decidere la frequenza dell'uscita dei post. Due post alla settimana suona fattibile per il momento: non troppo spesso da esaurire in un momento i miei argomenti, ma nemmeno tanto di rado da diventare un'estranea a chi ha piacere di rimanere in contatto. 

E poi...
E poi vedremo.

L'importante è assecondare l'entusiasmo e ricominciare. O sbaglio?

 

2 commenti:

  1. Oh, finalmente è tornata la botola :D
    La grafica mi piace di più di quella di prima.
    2 post a settimana ti sembra fattibile? Beate te che ci riesci :P

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    Risposte
    1. Grazie per l'entusiasmo! :D
      Per ora ci proviamo a sostenere il passo dei due post alla settimana; poi, come si diceva, c'è sempre tempo per modificare in corso d'opera.

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