martedì 23 ottobre 2018

Dumas padre e gli influssi di E. A. Poe


Che Dumas padre conoscesse gli scritti di E. A. Poe non è un segreto.

Un indizio ben più che velato lo fornisce il racconto pubblicato tra il dicembre del 1860 e il gennaio del 1961 da Alexandre Dumas sull'Indipendente, una copia rivisitata de I delitti della rue Morgue di Poe.

Mettiamoci anche gli indizi più o meno rilevanti che compaiono nel testo dei lavori di Dumas, come ad esempio quel riferimento al Maelström di cui parlavamo l'altra volta. Nulla di eccezionale, anche perché l'immagine del vortice nordico potrebbe essere stato ripreso da altri luoghi narrativi.

Ma poi, nello stesso romanzo, ossia ne I Moicani di Parigi, si ritrova un investigatore della polizia un po' particolare: Monsieur Jackal. Personaggio abile, agile, in possesso delle migliori facoltà di deduzione di tutta Parigi, persino più bravo del protagonista, che malaccio non è, arruola come suoi scagnozzi i malviventi, perché chi meglio dei banditi conosce i modi degli altri banditi?


E qui, se volessimo essere puntigliosi, dovremmo riconoscere nel pensiero di Monsieur Jackal il convincimento non tanto del detective Mr Dupin di Poe, ma di Vidocq.

E adesso perdonate una veloce digressione, doverosa, poiché probabilmente pochi hanno una chiara idea di chi fosse Monsieur Vidocqu.

Vidocqu fu un personaggio estremamente noto e ammirato nell'800.
Figlio di un panettiere, inizia la sua mirabolante carriera come criminale per poi arruolarsi, disertare, tornare a fare il ladro e il truffatore, finire ai lavori forzati, divenire collaboratore della polizia parigina e organizzare la Brigata di Sicurezza di Parigi, un corpo di polizia in borghese che nel giro di una quindicina di anni diventa un vero e proprio organo di polizia.
Inutile sottolineare che la maggior parte dei dipendenti di Vidocq era formata da criminali scelti.

Nel 1827 Vidocq rassegna le dimissioni all'ufficio della Sicurezza, scrive delle Memorie divenute celebri quando ancora l'autore era in vita e che in breve tempo fanno il giro del mondo (arrivando persino in America).
Fonda infine un Ufficio informazioni per il commercio, che altro non è che la prima agenzia di detective privati.

Di sfuggita varrà la pena ricordare anche che Poe aveva familiarità con la figura del capo della Sicurezza francese, tanto da nominarlo, in modo ammirato ma non troppo, nel suo I delitti della rue Morgue:
Vidocq, per esempio, sapeva indovinare, ed era uomo di perseveranza. Ma non avendo la mente educata a riflettere, continuamente sbagliava strada per lo stesso ardore delle sue investigazioni.
Che poi Dumas abbia sagomato il suo Monsieur Jackal sul vero capo della Sicurezza della polizia Vidocq non è materia su cui si possa dubitare. I suoi metodi, tuttavia, sono molto più affini a quelli di Mr Dupin, il protagonista de I delitti della rue Morgue, che non a quelli di Vidocq.

Ad esempio, quando una giovane ragazza viene rapita dal pensionato che la ospitava, Monsieur Jackal viene chiamato subito a indagare. In apparenza non si capisce come i rapitori abbiano potuto portare a compimento il loro proposito. Siamo davanti al tipico mistero della stanza chiusa: la porta è chiusa a chiave dall'interno, le finestre sono chiuse anch'esse. 
Andremo sul posto, ed esamineremo tutto coi nostri occhi
suggerisce Mr Dupin nel racconto di Poe.

E Monsieur Jackal dei Moicani di Dumas esegue. Si reca sul posto ed esamina i luoghi. Incontra la proprietaria del pensionato che non si era nemmeno accorta del rapimento, la sottopone a qualche veloce domanda, ne scruta attentamente le reazioni mentre la interroga e la giudica immediatamente sincera e all'oscuro di tutto.
Cosa fare adesso?
Intanto Dupin andava osservando tutto il vicinato, come anche la casa, con una attenta minuziosità della quale non riuscivo a spiegarmi lo scopo.
Monsieur Jackal segue le istruzioni di Mr Dupin, osserva la casa, soprattutto il giardino su cui le finestre della camera della ragazza rapita si affacciano, ed esplorandone la superficie in modi alquanto curiosi e incomprensibili, trova i suoi indizi. Stabilisce quanti malandrini hanno collaborato al rapimento, deduce la loro posizione sociale, ipotizza l'identità dei complici esterni, ricostruisce il modo di fuga: in breve, risolve il caso, e tutto usando semplicemente le sue ottime capacità di osservazione applicate a un lavorio di deduzione puntuale e strabiliante.

I delitti della rue Morgue furono pubblicati nel Graham's Magazine nel 1841.
I racconti di E. A. Poe arrivarono presto in Europa e furono da subito apprezzati nelle cerchie di poeti e scrittori inglesi, come dimostra la lettera a E. A. Poe di Elisabeth Barrett Barrett del 1846, poetessa e futura moglie di Robert Browning.
Nel 1847 Charles Baudelaire si innamora dello stile del poeta e scrittore americano e inizia a tradurre le sue opere (lavoro che durerà fino al 1865), diffondendole in tutta la Francia romantica con grande successo.

Les Mohicans de Paris vengono pubblicati dal 1854 al 1859.
Chissà se qualcuno ha mai studiato seriamente l'influsso di E. A. Poe sulle opere di A. Dumas...

Ps: Lo sapete che fu proprio Monsieur Jackal a coniare la frase: Cherchez la femme?
Voleva significare che dietro ad ogni caso c'è lo zampino di una donna. Trovate la donna e risolverete il caso.



2 commenti:

  1. Di Dumas ho letto il Robin Hood, per ora, quindi non saprei dire se c'è stato un influsso. Ma con tutto quello che ha scritto Dumas...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti! Bisogna selezionare la produzione. I tre moschettieri e Montecristo, ad esempio, sono del 1844. Dubito che abbiano sentito anche solo l'odore dei racconti o delle poesie di Poe. :)
      E se poi si pensa che Dumas ha scritto, in tutta la sua vita, almeno 180 opere, volume piu', volume meno...

      Elimina