Eggià, vi avevo promesso un seguito al post delle definizioni giallesche (vero, Daniele? :D), ed eccolo qua. Ma forse non dovrei chiamarle più definizioni, ma caratteristiche strutturali.
L'altra volta ho cercato di dare una veloce scorsa a quelli che sono i sottogeneri del giallo. Per lo più, mi sono basata sui contenuti. Oggi, invece, mi stuzzica parlare della struttura di questi romanzi.
Perché, se andiamo a prendere la costruzione e l'impalcatura delle varie opere, ci accorgiamo che non tutte sono pensate allo stesso modo e l'effetto che ne deriva non è sempre uguale.
Whodunit, ripreso da furiousdiaper |
La struttura è logica e lineare: il lettore trova tanti piccoli tasselli e si diverte ad incastrarli, giocando così al detective insieme al protagonista.
Immagine ripresa da casualoptimist |
Di questo prototipo, ci sono varianti più o meno cervellotiche. Esempio supremo: il delitto è lì, sotto i nostri occhi, ma ci risulta impossibile capire come sia stato perpretato. Vi ricordate i Dieci piccoli indiani di Agatha Christie? Ecco, tipo quello. In inglese viene riferito come Locked room mistery (il mistero della stanza chiusa a chiave). Se vogliamo, il primo giallo della storia ha proprio questa struttura. Vi ricordate I delitti della via Morgue, di Poe? Il delito è compiuto in una stanza ermeticamente chiusa a chiave dall'interno ed è umanamente impossibile essere usciti dalla scena del crimine.
Un altro schema narrativo che si sviluppa in seguito è quello che prevede un'inversione nella sequenza dell'indagine: fin da subito sappiamo non solo come è stato commesso il crimine, ma anche chi lo ha commesso e lo scopo dell'indagine sarà quello di inchiodare il criminale apportando sempre più prove sostanziali.
In inglese, questa struttura viene detta howcatchem (come-li-acchiappi) o, più aulicamente, Inverted detective story (storia poliziesca invertita). Diciamo che in questa categoria ci possiamo includere tutti i romanzi riguardanti inchieste giudiziarie o medico-legali e simili.
Schema preso da davidboagey |
Ecco qui, queste mi sembrano le caratteristiche strutturali più menzionate e adottate dai vari gialli.
E adesso che vi ho tediato con classificazioni e definizioni, cosa facciamo?
Beh, andiamo a rivedere tutti i gialli che mi sono letta e cerchiamo di inquadrarli in uno o in più di questi sottogeneri. :)
Un esercizio senza scopo, ma che stranamente mi appaga in modo non indifferente. :D
Ma questo al prossimo post.
Ho provato ad agosto a vedere lo schema delle storie di Sherlock Holmes:
RispondiElimina- introduzione, di solito tranquilla
- richiesta di aiuto da parte di qualcuno (o viene in casa di Holmes e Watson o li manda a chiamare)
- indagini (che vengono svolte in vari modi, secondo i casi)
- soluzione
Il bello è che le storie sono tutte diverse e sono anche tante.
Lo so che sono tante! Anche per questo mi spaventano! :D
EliminaVabbè, allora mi tocca andare almeno almeno a leggerne un paio. Dammi due titoli, così, i primi che ti vengono in mente.
Vediamo se riesco a leggerli per i prossimi post...
Allora te li do in ordine cronologico, tanto vale che inizi dalle prime, ma sono romanzi, anche se brevi:
RispondiElimina1-Uno studio in rosso
2-Il segno dei quattro
Preso nota e scaricati... e anche iniziati. : )
EliminaE hai ragione: bisogna iniziare dal primo.