domenica 8 dicembre 2013

Reading in progress



Lo ammetto, sono cascata nella trappola che io da sola mi sono preparata e sono rimasta impigliata nella rete del romanzo gotico. Chi mi ha incastrato?
Questa signora:


Ann Radcliffe via listas.20minutos


Non vi dice nulla? Non ci posso credere!

Credo che il suo I misteri di Udolpho sia uno di quei tipici romanzi conosciuti da tutti, ma solo di nome.
Io lo lessi quando ero ancora una ragazzina che poco aveva visto del mondo e, devo essere sincera, tutto quello che mi è rimasto è il tedioso ricordo di montagne e precipizi. Ben poco, insomma.

L'ho ripreso in mano, un po' per dovere, un po' per curiosità (possibile che di quattro volumi io mi ricordi solo uno sguardo a precipizio sulle valli alpine?) e cosa trovo?

Beh, le Alpi, naturalmente.

Ripreso da themagicfarawayttree.
Diciamo la verità, se ai Misteri di Udolpho togliessimo le descrizioni naturali, cosa rimarrebbe delle 1029 pagine del romanzo?

La cosa complicata sta proprio qui, nelle minute descrizioni. Nomino appena la difficoltà rappresentata dagli elenchi di vegetazione   improbabile (che sui Pirenei ci siano terrazze ombreggiate di palme, mi sembra poco probabile); il più grande scoglio per me sta nel dar forma a tali descrizioni e guardarle, oltre che leggerle. Perché mi rendo conto che saltarle o non dar loro il giusto credito sarebbe come non cogliere pienamente il contenuto del libro.

Ma la difficoltà oggettiva c'è. Burke nel suo trattato sul sublime e sul bello, diceva:
 Lo so che la mente possiede la facoltà di far sorgere queste immagini (quelle descritte nella poesia, nda) a suo piacimento. Ma per far ciò un atto della volontà è necessario; e in una conversazione ordinaria o nella lettura accade molto raramente che una qualsiasi immagine sia prodotta nella mente.
È proprio così, ci vuole uno sforzo per vedersi davanti i bellissimi paesaggi con cui la Radcliffe infarcisce il suo romanzo, uno sforzo che specialmente al giorno d'oggi non siamo abituati a fare.

Catherine Morland legge Udolpho
(ill. di H.M. Brock) via unteconjaneausten
In questo lento allenamento della mente, una lettrice costretta a leggere nei momenti più impensati potrebbe metterci molto prima di raggiungere la capacità richiesta. Aggiungiamoci, come dicevo sopra, che il malloppetto consta di 1029 pagine, ed ecco che si spiega la lentezza generale che assumono le mie letture in questo periodo e che inevitabilmente si riverbera sul diario che è questo blog.

Per evitare, allora, di sparire dalla circolazione, mi sono detta: perché non far partecipe del mio avanzamento quel poveraccio che di tanto in tanto capita in queste mie pagine? Tanto, diciamolo, chi si metterà mai a leggere la Radcliffe?

Ecco qui come nasce l'idea dei Reading in progress. Naturalmente, come sarà forzatamente necessario, queste pagine saranno piene di spoilers e dissacrazioni varie. Quindi, lettore che vuoi sperimentare personalmente le letture riguardanti la nostra eroina Emily, stammi lontano per almeno i tre o quattro post a seguire. Tanto ci vorrà, credo, a smaltire i quattro volumi dei Misteri.

Se invece non credete possibile l'eventualità di subirvi in questa vita anche Udolpho, seguitemi pazientemente. Qualcosa di interessante salterà sicuramente fuori. 


Il cast of Dracula (dir. Tod Browning, 1931), via Orangecrateart





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