mercoledì 11 dicembre 2013

Udolpho tra Alpi e Pirenei



Ann Radcliffe, I misteri di Udolpho, 1794.
Opera in quattro volumi.




Lettura di Udolpho, via Victoria University Library

Volume primo

So far (breve introduzione, tanto per capirci qualcosa):

Il signor St. Aubert, signore francese fissato con le gioie derivate dalla contemplazione della natura, porta la sua unica figlia, Emily, a Tolosa. Ma invece di farle percorrere le comode strade che dalla loro residenza sulle rive della Garonna, in Guascogna, conducono direttamente alla loro mèta, il saggio signore trascina la ragazza per le cime dei Pirenei su una vettura trainata da muli. Non che la giovane sia dispiaciuta in ogni caso. Era l'anno del Signore 1584.

Eccoli qui, i Pirenei. Stupendi, pericolosi, poco praticabili e ad ogni angolo sublimi. Quanti strapiombi e svettamenti, quanti burroni e valli nascoste da foschie, e boschi, e ghiacciai...

Tanto per non farsi mancare nulla, i nostri viaggiatori sbagliano strada, tergiversano e passeggiano allegramente per riempirsi gli occhi di paesaggi raccapriccianti, declamando poemetti di loro composizione, bighellonano incuranti dell'ora che si fa; più di una volta si ritrovano al buio, di notte sulle scoscese, spaventati dal fatto di non riuscire a trovare nemmeno un rifugio di pecorai tra i ghiacciai. Quando si dice l'esperienza NON insegna!

E all'improvviso, quasi inaspettatamente, la visione si riempie del sublime più spettacolare:

Il  profondo silenzio di queste solitudini era interrotto solo a tratti dall'urlo degli avvoltoi radunati intorno a qualche cima più in basso, o dal grido dell' aquila alta nell'aria; faceva eccezione il sordo tuono che a volte mormorava ai piedi dei viaggiatori in ascolto. Mentre al di sopra il profondo blu dei cieli regnava limpido e libero dalla nuvola più leggera, a metà strada, giù per la montagna, lunghi flutti di vapore si accavallavano, a tratti oscurando completamente la valle sottostante alla vista, a tratti aprendosi e rivelando parzialmente le sue fattezze. Emily, deliziata, contemplava la magnificenza di quelle nubi mentre cambiavano forma e tinte e ne ammirava i vari effetti che producevano sul mondo sottostante e i profili della valle che, parzialmente velati, assumevano continuamente nuove forme sublimi.

Morguefile

Valeva la pena di sforzarsi per dar vita a qualche descrizione, vero?

Al prossimo volume. : )



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