sabato 15 marzo 2014

Stacchetto biografico con finale



Visto che in questo periodo stiamo parlando di lui, l'esteta per eccellenza, perché non andarci a rivedere il film che lo ritrae meglio?




Questo è del 1997 ed è fatto molto bene, a mio parere. Guardando Stephen Fry nei panni di Oscar Wilde, con quello sguardo languidamente afflitto, mi è venuta in mente quella sua lettera in cui dice che lui è come Basil, mentre tutto il mondo lo vede come Lord Wotton, i personaggi del Ritratto di Dorian Gray. Nel film, in effetti, non sembra lo spietato seduttore di menti giovani, mentore incitante al piacere estremo, ma una semplice vittima delle passioni che altri incoraggiano.

Chissà dove sta la verità.

E intanto, diciamo che i protagonisti del film non sono mezze calzette. Ok, Stephen Fry è Wilde, Jude Law è Bosie, e poi c'è Jennifer Ehle che gioca il ruolo della moglie Constance.


Se vi sembra un volto familiare è perché ha recitato anche in Pride and Prejudice della BBC, nel 1995.



 Sì, proprio quello con Colin Firth nei panni di Darcy!

E ora vi racconterò una notina autobiografica che poco c'entra con Oscar Wilde.
Per lavoro, ci capita spesso di cambiare casa. Beh, non solo casa, ma anche paese, lingua, etc. etc.
Ebbene, ogni volta che cambiamo non solo destinazione, ma persino casa, che sia una casa in cui abitiamo per poche settimane o che sia la casa definitiva, costringo mio marito a guardarsi Pride and Prejudice della BBC.
Inutile dire che mio marito lo conosce a memoria. Ma non lo compatite! Anche lui ci trova i suoi sottili piaceri. Come ad esempio quello di imitare la Signora Bennet quando grida con la sua vocina isterica: "Mr Bingley! Mr Bingley!"

E con questa rivelazione, vi lascio per oggi. : D



Nessun commento:

Posta un commento