venerdì 7 settembre 2018

Intermezzo dissacrante


Il caldo imperterrito. E Umido. Ma davvero Umido.

E due bambine che affrontano le vacanze di settembre (eh, già, qui le scuole, invece di riaprire a settembre, chiudono e ci lasciano le pesti a casa per ben dieci giorni prima dell'inizio dell'ultimo trimestre), bambine, come dicevo, che non perdono occasione per bisticciare, picchiarsi e soprattutto Urlare.

Come si sopravvive a questa sfavorevole congiunzione più o meno astrale?

A volte basta una Passacaglia della vita.
A volte ci vuole qualcosa di un po' meno rassegnato, un po' più dissacrante, che sappia rigirarla sul lato comico della storia.

E allora mi lascio trasportare dall'allegra vena colta, giocosa e soprattutto geniale di Mozart.


Tanto per capirci qualcosa, Difficile Lectu è un canone umoristico a tre voci scritto da Mozart.
Il testo fa finta di essere in latino (Difficile lectu mihi mars et jonicu difficile). In verità non ha senso, ma quando veniva cantato dal baritono Johann Nepomuk Peyerl, amico di Mozart, col suo forte accento bavarese, lectu mihi mars diveniva all'orecchio dell'ascoltatore leck du mich im Arsch (leccami il c*lo), mentre quel jonicu, ripetuto velocemente durante l'esecuzione, diveniva... be' provate ad ascoltarlo e ve ne renderete subito conto.

Evidentemente Mozart trovava esilarante l'accento di questo povero Johann Nepomuk Peyerl, tanto da dedicargli un paio di canoni, nessuno dei quali propriamente ossequiosi.

E mentre la figlia grande piagnucola perché non vuole fare i compiti e la piccola mi tira la gonna per non si sa quale motivo, io mi ascolto Mozart e tutto sembra più - o meno - poetico.



Nessun commento:

Posta un commento